TOMMASEO Niccolò
(Sebenico, Dalmazia 1802 - Firenze 1874)
Pensieri morali
Luogo: Modena
Editore: Antonio ed Angelo Cappelli Tipografi Editori
Stampatore: N. D.
Anno: 1845 (20 agosto)
Legatura: legatura coeva in mezza pelle, titoli e decorazioni in oro al dorso
Dimensioni: 17,8x11,2 cm.
Pagine: pp. 253 (3)
Descrizione: Esemplare in buono stato di conservazione. Raccolta di aforismi che rielabora e raddoppia le 168 massime pubblicate da Tommaseo col titolo «Nuove massime di La Rochefoucauld scoperte novellamente e tradotte da Niccolò Tommaseo», nella strenna Vallardi «Non ti scordar di me» del 1833 . Esemplare con dedica manoscritta di antica mano: "Pisa, 19 marzo 75. Alla mia cara Noemi, perché sia buona verso i suoi genitori e verso gli altri mando questo libro che le ispirerà sempre più quei sensi di gentilezza che tanto ha prediletti per il passato. Paolo Galardi". Prima edizione.
Bibliografia: AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», Milano, Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. IV pag. 877
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"[Niccolò Tommaseo] venuto dalla Dalmazia in Italia, studiò legge a Pavia, fu poi a Milano, dove entrò in relazione con A. Manzoni e con gli scrittori vicini a lui, e a Firenze, dove conobbe G.P. Vieusseux e fu tra i collaboratori più assidui dell' "Antologia". Nel '34 andò a Parigi; fu anche in Corsica, dove raccolse i canti popolari. Tornato nel '39 in Italia si stabilì a Venezia, dove ebbe una parte di primo piano nella difesa della città tra il '48 e il '49, tanto che, caduta la Repubblica, dové recarsi a Corfù. Divenuto cieco, visse a Torino, poi a Firenze. Fu scrittore di attività infaticabile, e la sua opera comprende saggi di critica letteraria, di filologia e di lessicografia, un romanzo, liriche, scritti politici, traduzioni da varie lingue, commenti, raccolte di canti popolari corsi, toscani, greci, illirici ecc." (AA.VV., «Dizionario enciclopedico della letteratura italiana», Bari – Roma, Laterza – Unedi, 1966 – 1970: vol. V pag. 294).

"Una considerazione particolare meritano, allora, le «Nuove massime di La Rochefoucauld scoperte novellamente e tradotte da Niccolò Tommaseo» che lo scrittore pubblica nella «Strenna pel capo d’anno ovvero pei giorni onomastici dell’anno 1833», sentimentalmente intitolata dall’editore Vallardi «Non ti scordar di me». [...] Già il titolo impone una speciale attenzione: si dovrebbe trattare, a dar credito all’autore, di un lavoro di traduzione, una versione di alcune (non meglio specificate) maximes di La Rochefoucauld «scoperte novellamente» da Tommaseo. [...] Ebbene, a un attento riscontro, si troverà che i pensieri così presentati altro non sono che aforismi autenticamente tommaseani. Tanto autentici da ricomparire, con lievi modifiche o addirittura immutati, nelle successive raccolte d’autore, fino ai «Pensieri morali» (1845) e al «Dizionarietto morale» (1867)" (Francesca Mecatti, «Per la definizione di un lessico morale: Tommaseo aforista», in: STUDI ITALIANI, Anno XXVII, fascicolo 1, gennaio-giugno 2015: pag. 29).