SEPO
[Severo Pozzati] (Comacchio 1895 - Bologna 1979)
Pour la Mer [2]
Luogo: (Parigi)
Editore: N. D.
Stampatore: N. D.
Anno: s.d. [ca. 1937]
Legatura: N. D.
Dimensioni: 11,5x14,5 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: tempera su carta, disegno originale a colori di forma romboidale.
Bibliografia: Arturo Carlo Quintavalle, «Sepo», Milano, Feltrinelli, 1980: pag. 88 e pag. 200 n. 219
Prezzo: € 400ORDINA / ORDER
Bozzetto pubblicitario creato per una campagna promozionale per la stagione estiva («Campaigne bains de Mer») per i magazzini Palais de la Nouveautè.
"La formazione di Sepo avviene presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Il 20 marzo 1914, nell'Hotel Baglioni di Bologna, s'inaugura la mostra dei giovani futuristi bolognesi Severo Pozzati, Giorgio Morandi, Osvaldo Licini, Giacomo Vespignani, Mario Bacchelli. A questa mostra, inaugurata da Marinetti, Boccioni e Carrà, espone delle sculture sintetiche. Nel 1917 comincia a lavorare per l'agenzia Maga di Bologna. (...) Nel 1920 si trasferisce a Parigi dedicandosi esclusivamente alla grafica pubblicitaria; in questo settore, dal 1923, adotta lo pseudonimo di Sepo (...). In breve tempo sviluppa una vasta attività cartellonistica che gli procura molti riconoscimenti internazionali e, fra l'altro, la stima e l'amicizia di Severini e Picasso [Sepo firmerà alcuni dei più noti manifesti di impostazione postcubista prodotti per la Doprland di Parigi, la Publivox di Ginevra e per lo Studio Idea da lui diretto fino al 1957]. I suoi miglioni cartelloni pubblicitari, fra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta, presentano chiare influenze dei lavori del gruppo Abstraction et Création, della grafica deperiana e di certe soluzioni pittoriche di Prampolini. Nel 1957 ritorna a Bologna" (Domenico Cammarota, in: AA.VV., «Il dizionario del Futurismo», Firenze, Vallecchi – Mart, 2001: vol. II pp. 912 - 913).
"La formazione di Sepo avviene presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Il 20 marzo 1914, nell'Hotel Baglioni di Bologna, s'inaugura la mostra dei giovani futuristi bolognesi Severo Pozzati, Giorgio Morandi, Osvaldo Licini, Giacomo Vespignani, Mario Bacchelli. A questa mostra, inaugurata da Marinetti, Boccioni e Carrà, espone delle sculture sintetiche. Nel 1917 comincia a lavorare per l'agenzia Maga di Bologna. (...) Nel 1920 si trasferisce a Parigi dedicandosi esclusivamente alla grafica pubblicitaria; in questo settore, dal 1923, adotta lo pseudonimo di Sepo (...). In breve tempo sviluppa una vasta attività cartellonistica che gli procura molti riconoscimenti internazionali e, fra l'altro, la stima e l'amicizia di Severini e Picasso [Sepo firmerà alcuni dei più noti manifesti di impostazione postcubista prodotti per la Doprland di Parigi, la Publivox di Ginevra e per lo Studio Idea da lui diretto fino al 1957]. I suoi miglioni cartelloni pubblicitari, fra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta, presentano chiare influenze dei lavori del gruppo Abstraction et Création, della grafica deperiana e di certe soluzioni pittoriche di Prampolini. Nel 1957 ritorna a Bologna" (Domenico Cammarota, in: AA.VV., «Il dizionario del Futurismo», Firenze, Vallecchi – Mart, 2001: vol. II pp. 912 - 913).