AA.VV.
Prima mostra di aeropittura dei futuristi Balla, Ballelica, Benedetta, Diulgherof, Dottori, Fillia, Oriani, Prampolini, Bruna Somenzi, Tato, Thayaht. Organizzata da S.E. Marinetti - Omaggio futurista ai transvolatori
Luogo: Roma
Editore: La Camerata degli Artisti
Stampatore: F.lli Palombi Arti Grafiche - Roma
Anno: 1931 [gennaio]
Legatura: brossura
Dimensioni: 17x12 cm.
Pagine: pp. 9 (7)
Descrizione: 5 illustrazioni in bianco e nero n.t. Con il testo del «Manifesto dell'Aeropittura» qui pubblicato per la prima volta e sottoscritto da Giacomo Balla, Benedetta, Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Fillia, F.T. Marinetti, Enrico Prampolini, Bruna Somenzi e Tato. Da notare l'incipit: "Nel 1908, F.T. Marinetti pubblicò «L'aeroplano del Papa»...". In realtà il libro venne pubblicato nel 1912. Catalogo originale della della prima mostra di aeropittura (Roma, La Camerata degli Artisti, 1 - 10 febbraio 1931).
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 102 n. 246.1
Prezzo: € 900ORDINA / ORDER
Il manifesto, firmato dal solo Marinetti, viene pubblicato contemporaneamente su «Il Giornale della Domenica» (1/2 gennaio 1931) con una sola differenza nell'incipit: "Nel 1907, F.T. Marinetti pubblicò «L'aeroplano del Papa»...", dove "1907" sostituisce "1908" (fermo restando che in realtà il libro venne pubblicato nel 1912).
"Il 1° gennaio 1931, il «Giornale della Domenica» pubblicava, su sei colonne, un lungo articolo dal titolo: «La prima affermazione nel mondo di una nuova arte italiana: l'aeropittura». Era Tato che aveva preso accordi direttamente con Marinetti ed aveva organizzato nella Camerata degli Artisti in Piazza di Spagna a Roma, la Mostra di Aeropittura. (...) Da questa esposizione nasce il manifesto dell'«Aeropittura» firmato da Marinetti e dagli undici espositori [in realtà 8 su 11]. Dopo questa iniziativa (...) l'aeropittura raggiunse le proporzioni di una grandiosa affermazione d'Arte, tanto da essere classificata come la maggiore e più importante conquista dell'odierno futurismo" (Tato, «Tato raccontato da Tato», Milano, Zucchi, 1941: pp. 150-151).
"L'affrettata pubblicazione del manifesto creò qualche malumore fra alcuni futuristi, per il fatto che alcuni dati e precisazioni di idee di principî venivano attribuiti ad un futurista anziché ad un altro. Ma il manifesto risponde al vero indubbiamente nei riguardi dell'aviatore futurista Azari (geniale creatore del primo dizionario aereo scritto in collaborazione con Marinetti nel 1929): e non deve poi essere dimenticato Mino Somenzi che precedentemente aveva scritto e studiato i principî tecnici esposti in parte del manifesto, sottoponendoli al giudizio di Marinetti, Inoltre il manifesto non precisava che questa nuova attività artistica aveva inizio non per merito di precedenti artisti ma esclusivamente per questa esposizione che raggruppava per la prima volta cinquanta aeropitture di dodici aeropittori. In seguito tutto fu però chiarito e precisato in successive pubblicazioni" (Tato, «Tato raccontato da Tato», Milano, Zucchi, 1941: pag. 155).
Una prima idea dell’aeropittura si trova nell’articolo di F.T. Marinetti «Prospettive del volo e aeropittura» GAZZETTA DEL POPOLO, Torino, 22 settembre 1929, attribuito da Marinetti a Mino Somenzi.
"Il 1° gennaio 1931, il «Giornale della Domenica» pubblicava, su sei colonne, un lungo articolo dal titolo: «La prima affermazione nel mondo di una nuova arte italiana: l'aeropittura». Era Tato che aveva preso accordi direttamente con Marinetti ed aveva organizzato nella Camerata degli Artisti in Piazza di Spagna a Roma, la Mostra di Aeropittura. (...) Da questa esposizione nasce il manifesto dell'«Aeropittura» firmato da Marinetti e dagli undici espositori [in realtà 8 su 11]. Dopo questa iniziativa (...) l'aeropittura raggiunse le proporzioni di una grandiosa affermazione d'Arte, tanto da essere classificata come la maggiore e più importante conquista dell'odierno futurismo" (Tato, «Tato raccontato da Tato», Milano, Zucchi, 1941: pp. 150-151).
"L'affrettata pubblicazione del manifesto creò qualche malumore fra alcuni futuristi, per il fatto che alcuni dati e precisazioni di idee di principî venivano attribuiti ad un futurista anziché ad un altro. Ma il manifesto risponde al vero indubbiamente nei riguardi dell'aviatore futurista Azari (geniale creatore del primo dizionario aereo scritto in collaborazione con Marinetti nel 1929): e non deve poi essere dimenticato Mino Somenzi che precedentemente aveva scritto e studiato i principî tecnici esposti in parte del manifesto, sottoponendoli al giudizio di Marinetti, Inoltre il manifesto non precisava che questa nuova attività artistica aveva inizio non per merito di precedenti artisti ma esclusivamente per questa esposizione che raggruppava per la prima volta cinquanta aeropitture di dodici aeropittori. In seguito tutto fu però chiarito e precisato in successive pubblicazioni" (Tato, «Tato raccontato da Tato», Milano, Zucchi, 1941: pag. 155).
Una prima idea dell’aeropittura si trova nell’articolo di F.T. Marinetti «Prospettive del volo e aeropittura» GAZZETTA DEL POPOLO, Torino, 22 settembre 1929, attribuito da Marinetti a Mino Somenzi.