MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
BOCCIONI Umberto
(Reggio Calabria 1882 - Sorte 1916)
CARRA' Carlo
[Carlo Dalmazzo Carrà] (Quargnento 1881 - Milano 1966)
RUSSOLO Luigi
(Portogruaro 1885 - Cerro di Laveno 1947)
Programma politico futurista [bianco]
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: Stab.Tip. Taveggia - Milano Via Ospedale 3
Anno: 11 ottobre 1913
Legatura: volantino che aperto misura 49x23 cm.
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: manifesto sottoscritto da Marinetti, Boccioni, Carrà e Russolo. Il volantino aperto diventa una locandina 49x23 cm. Prima edizione.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 47, n. 66.1
Prezzo: € 600ORDINA / ORDER
Il manifesto viene pubblicato in 3 versioni con identica data di redazione "11 ottobre 1913": una stampata dalla Direzione del Movimento Futurista in nero su fondo chiaro e due dalla Direzione della Sezione Futurista Siciliana, di cui una in nero su fondo rosso e l'altra in formato ridotto, stampata in nero su fondo verde. Esce anche su LACERBA, Anno I n. 20, 15 ottobre 1913, con riserve di Papini e Soffici.

"Elettori futuristi! col vostro voto cercate di realizzare il seguente programma: Italia sovrana assoluta. La parola ITALIA deve dominare sulla parola LIBERTA'. Tutte le libertà, tranne quella di essere vigliacchi, pacifisti, anti-italiani. Una più grande flotta e un più grande esercito; un popolo orgoglioso di essere italiano, per la Guerra, sola igiene del mondo e per la grandezza di un'Italia intensamente agricola, industriale e commerciale. Difesa economica e educazione patriottica del proletariato. Politica estera cinica, astuta e aggressiva. Espansionismo coloniale. Liberismo. Irredentismo. Panitalianismo. Primato dell'Italia. Anticlericalismo e antisocialismo. Culto del progresso e della velocità, dello sport, della forza fisica, del coraggio temerario, dell'eroismo e del pericolo, contro l'ossessione della cultura, l'insegnamento classico, il museo, la biblioteca e i ruderi. Soppressione delle accademie e dei conservatorî. Molte scuole pratiche di commercio, industria e agricoltura. Molti istituti di educazione fisica. Ginnastica quotidiana nelle scuole. Predominio della ginnastica sul libro. Un minimo di professori, pochissimi avvocati, pochissimi dottori, moltissimi agricoltori, ingegneri, chimici, meccanici e produttori i affari. Esautorazione dei morti, dei vecchi e degli opportunisti, in favore dei giovani audaci. Contro la monumentomania e l'ingerenza del Governo in materia d'arte. Modernizzazione violenta delle città passatiste (Roma, Venezia, Firenze, ecc.). Abolizione dell'industria del forestiero, umiliante ed aleatoria...".