HERMAN Gary
Rock'n roll Babylon
Luogo: Milano
Editore: Gammalibri
Stampatore: Offset Varese
Anno: 1984 (marzo)
Legatura: brossura
Dimensioni: 21x13,5 cm.
Pagine: pp. 440 (24)
Descrizione: prima e quarta di copertina illustrate con due immagini fotografiche in bianco e nero. Volume interamente illustrato con immagini fotografiche in bianco e nero che ritraggono personaggi della musica rock. Traduzione di Rita M. Parks. Il copyright reca la menzione "gennaio 1984". Prima edizione italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 120ORDINA / ORDER
Titolo in copertina: «Rock'n roll Babylon. Sesso e droga: gli scabrosi retroscena del mondo del rock».

Opera pubblicata con titolo «Rock'n roll Babylon» (Gran Bretagna, Plexus Publishing Limited, 1982).

"Anche a me, come a quasi tutti i miei coetanei, le stelle del rock'n roll sono apparse come amici, idoli e infiltrati nel campo di un nemico senza scrupoli, dedito esclusivamente alla ricerca affannosa della ricchezza, all'esaltazione di una morale ipocrita e alla repressione delle energie giovanili. E' difficile veder pesare su queste stelle l'ombra del tradimento; ancor più difficile ammettere che forse proprio loro sono diventate il nostro nemico. Bisogna capire però che l'industria del rock fa parte di un mondo commerciale spietato, pronto a prestare orecchio all'idealismo e alle convinzioni radicali solo se incoraggiano la vendita dei suoi prodotti. Le stelle - le nostre stelle? - non possono sfuggire al meccanismo. Sono vittime anch'esse di tutti i vizi, coltivati per secoli da una società ossessionata dalla smania del potere e del denaro. Forse erano da sempre schierate nelle fila del nemico. Ciò non diminuisce il valore della musica, bensì ci presenta le stelle del rock come casi affascinanti su cui studiare gli effetti del successo e dell'insuccesso [...]: la questione sempre avvincente di come occupa il suo tempo la gente ricca e famosa, trasferita però in un contesto dove fama e ricchezza non sono mai state considerate la meta indiscussa delle aspirazioni umane. Questo libro è un prodotto dell'era post-punk, perché sono stati proprio i punks, con ingenuità o malizia che si voglia, a puntare l'indice accusatore su quel dinosauro ingombrante che era diventato il rock" [dal« Prologo», pp. 7-8].