AA.VV.
Verso la casa esatta [n. 1]. (Tutto il pubblicato - All published)
Luogo: Milano
Editore: ED*IT Editrice italiana, "Ricostruzione / Unificazione"
Stampatore: Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix - Milano
Anno: 1945 (30 settembre)
Legatura: brossura
Dimensioni: 32,1x24 cm.
Pagine: pp. 63 (1)
Descrizione: copertina illustrata con una composizione grafica in marron, bianco e nero. Opuscolo interamente illustrato con piante, disegni e progetti in bianco e nero e fondino verde degli architetti: Pietro Giulio Bosisio, Adalberto Libera, Gio Ponti, Pierangelo Pozzi, Eugenio Soncini, Giuseppe Vaccaro, Carlo Villa, Guido Beretta. Design e impaginazione di autore anonimo (Albe Steiner?). Primo e unico numero di una serie di quaderni curata da Gio Ponti e Adalberto Libera, che nel progetto originale avrebbero dovuto essere un punto di riferimento per la ricostruzione architettonica dell'Italia. Una firma in copertina e alcune annotazioni a matita nel testo. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 700ORDINA / ORDER
Sottotitolo al frontespizio: "Questo volume è stato compilato sui progetti degli Uffici Tecnici delle industrie interessate alla ricostruzione e già in corso di realizzazione, con la collaborazione degli architetti e ingegneri: Pietro Giulio Bosisio, Adalberto Libera, Gio Ponti, Pierangelo Pozzi, Eugenio Soncini, Giuseppe Vaccaro, Carlo Villa, Guido Beretta".
"Queste pagine sono aperte a tutti, tutte le idee utili vi saranno agitate e presentate, esse debbono essere i bollettini della campagna per la ricostruzione. Via via, dagli studi successivi, dai tentativi, dal lavoro incessante, dalla appassionata collaborazione di tutti, si delineerà la «casa esatta», la costruzione esatta, cioè la buona ricostruzione, la ricostruzione che l'Italia e la civiltà attuale esigono" (pag. 3).
"Queste pagine sono aperte a tutti, tutte le idee utili vi saranno agitate e presentate, esse debbono essere i bollettini della campagna per la ricostruzione. Via via, dagli studi successivi, dai tentativi, dal lavoro incessante, dalla appassionata collaborazione di tutti, si delineerà la «casa esatta», la costruzione esatta, cioè la buona ricostruzione, la ricostruzione che l'Italia e la civiltà attuale esigono" (pag. 3).