ANNENKOV Georges
(Yuri Pavlovitch Annenkov, Petropavlosk, Russia 1889 - Paris 1974)
Vestendo le dive. Introduzione di Fernaldo Di Giammatteo [En habillant les vedettes]
Luogo: Roma
Editore: Fratelli Bocca Editori
Stampatore: Stab. I.G.E.I. - Roma
Anno: 1955
Legatura: brossura, sovraccopertina
Dimensioni: 23x15,7 cm.
Pagine: pp. 223 (5)
Descrizione: copertina illustrata a colori di "P. Stampini", numerosi disegni dell'autore n.t. e varie tavole fotografiche in bianco e nero f.t. Traduzione di Maria Grazia Di Giammatteo. Conservata la fascetta editoriale. Esemplare con lievi strappetti ai margini della copertina. Prima edizione italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 40ORDINA / ORDER
Il sottotitolo al risguardo di copertina è "Memorie di un costumista".
"Un libro divertente, curioso, pettegolo: uno sguardo spregiudicato al mondo caotico e fittizio della produzione cinematografica, ai suoi uomini, alle sue idee, ai suoi compromessi. Da trent'anni Georges Annenkov vive in questi ambienti (...) da trent'anni esercita questo mestiere di costumista che comincia con le mansioni artistiche del pittore e finisce con quelle, tutte e soltanto umane, del confessore discreto delle «dive». Qui sono raccolti i suoi ricordi: una miniera, le cose più impensate, le rivelazioni e i giudizi più inediti che possiamo immaginare. (...) Qui scopriamo la faccia vera (comica, dolorosa o soltanto bizzarra) degli uomini e delle donne, e dei sistemi che hanno alimentato il grosso fenomeno del «divismo»" (dal risvolto di copertina).
"Un libro divertente, curioso, pettegolo: uno sguardo spregiudicato al mondo caotico e fittizio della produzione cinematografica, ai suoi uomini, alle sue idee, ai suoi compromessi. Da trent'anni Georges Annenkov vive in questi ambienti (...) da trent'anni esercita questo mestiere di costumista che comincia con le mansioni artistiche del pittore e finisce con quelle, tutte e soltanto umane, del confessore discreto delle «dive». Qui sono raccolti i suoi ricordi: una miniera, le cose più impensate, le rivelazioni e i giudizi più inediti che possiamo immaginare. (...) Qui scopriamo la faccia vera (comica, dolorosa o soltanto bizzarra) degli uomini e delle donne, e dei sistemi che hanno alimentato il grosso fenomeno del «divismo»" (dal risvolto di copertina).