BENEDETTA
[Benedetta Cappa Marinetti] (Roma 1898 - Venezia 1977)
Viaggio di Gararà. Romanzo cosmico per Teatro. Presentazione di F.T. Marinetti
Luogo: Milano
Editore: Morreale
Stampatore: Nello Stabilimento di Arti Grafiche dell'Editore
Anno: 1931 [gennaio/settembre]
Legatura: brossura, sovraccopertina
Dimensioni: 19,5x13 cm.
Pagine: pp. XII - 131 (1)
Descrizione: copertina illustrata con una fotocomposizione a colori di Bruno Munari e 3 illustrazioni al tratto dell'autrice n.t. Prefazione di F.T. Marinetti. Varie composizioni parolibere n.t. Esemplare intonso. Prima edizione.
Bibliografia: Claudia Salaris, «Bibliografia del Futurismo», Roma, Biblioteca del Vascello, 1988: pag. 23. Per l'attribuzione della copertina: Giovanni Fanelli - Ezio Godoli, «Il Futurismo e la grafica», Milano, Edizioni di Comunità, 1988: pag. 193
Prezzo: € 550ORDINA / ORDER
"L'opera si presta a più definizioni, e va riguardata con interesse anche nella sola prospettiva letteraria: meritando subito d'esser considerata come una delle opere più importanti del «secondo futurismo»" (Mario Verdone, «Teatro del tempo futurista», Roma, Lerici, 1969: pag. 347).
"Con «Viaggio di Gararà» siamo nelle zone rarefatte del cosmo, di un cosmo certo inventato, simbolico, quindi in un certo senso fantascientifico anch'esso (Mata potrebbe essere benissimo un personaggio di romanzo di fantascienza), ma senza agganci diretti con il reale quotidiano (...). E', il teatro di Benedetta, un teatro astratto come lo teorizza Alberto Bragaglia, teatro colorato alla Ricciardi, teatro-luce come lo attuarono A.G. Bragaglia e Valente"(Mario Verdone, «Teatro del tempo futurista», Roma, Lerici, 1969: pag. 350).
"Con «Viaggio di Gararà» siamo nelle zone rarefatte del cosmo, di un cosmo certo inventato, simbolico, quindi in un certo senso fantascientifico anch'esso (Mata potrebbe essere benissimo un personaggio di romanzo di fantascienza), ma senza agganci diretti con il reale quotidiano (...). E', il teatro di Benedetta, un teatro astratto come lo teorizza Alberto Bragaglia, teatro colorato alla Ricciardi, teatro-luce come lo attuarono A.G. Bragaglia e Valente"(Mario Verdone, «Teatro del tempo futurista», Roma, Lerici, 1969: pag. 350).