Ho pubblicato il libro di un autore che non ho mai incontrato. L'ho pubblicato perché la sua scrittura era diversa. Senza direzione né scopo. L'autore si lasciava tradire dalla propria…

Studenti della 4/EL – I.I.S. “A. Lunardi” Brescia
Emotions recollected in tranquillity
Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2022
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Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti
...
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza…
Eugenio Montale
da: I limoni (Ossi di Seppia, 1925)
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I ragazzi avevano invaso il giardino. Chi sdraiato chi seduto chi in piedi. Esercizio didattico di lingua inglese: lasciarsi investire dalla quiete e dal silenzio, prestare attenzione a quanto sarebbe accaduto in quel tempo sospeso. Infine registrare sulla carta le tracce dell’esperienza.
Questo piccolo libro ne è la raccolta e viene pubblicato in una collana di poesia: la poesia non è la prerogativa di un poeta, ma l’insieme di tutte le voci, di tutte le prospettive, è il modo come l’essere umano diviene consapevole della propria relazione con la natura e l’ambiente in cui vive. Non ci si laurea poeti: la poesia c’è già, non ci è mai stata estranea, i poeti ne sono i trovatori. E non si dica che la poesia è intraducibile: fatta salva la grammatica, niente come la poesia permette di comprendere una lingua e insieme attraversare i confini che la separano dalle altre.
Il giardino aveva una sua propria vita sommessa, occorreva mettersi in ascolto. Così quella vita si è come riflessa in loro muovendo memorie e sentimenti: questo piccolo libro, segreto e pubblico.
Uno dei ragazzi per scelta personale non ha voluto comparire, per questo l’ultima pagina è bianca. Mancano solo il nome e delle parole ma anche quel silenzio era necessario, era in tutti loro.