EROTICA FUTURISTA 12: Perché ho ucciso mia moglie

EROTICA FUTURISTA 12: Perché ho ucciso mia moglie

Bruno Ginanni Corradini: aristocratico, poliglotta, esoterista, tombeur de femmes e sportsman. Giacomo Balla gli inventa nel 1914 lo pseudonimo "Bruno Corra", da «correre» come per il fratello Arnaldo "Arnaldo Ginna", da «ginnastica». Tra i primi futuristi è uno di quelli che con più energia rivendica al futurismo la missione di cambiare la vita e il mondo. Poi nei primi anni Venti prenderà un'altra strada, scriverà romanzetti per signore snob e soggetti per film, da aristocratico disincantato viveur qual era. Se in Io ti amo il bersaglio era l'ipocrisia intorno al sesso e l'incapacità di amare in modo autentico nella vita come nell'arte (vedi: in questo blog: EROTICA FUTURISTA 10: Io ti amo), in Perché ho ucciso mia moglie Corra prova a dire di che è fatto un amore autentico. Il libro viene pubblicato a Milano dall'editore Facchi il 18 novembre 1918, in una edizione dichiarata di 10.000 esemplari più due in carta speciale, ed è una vera e propria rivoluzione…

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EROTICA FUTURISTA 10: Io ti amo

EROTICA FUTURISTA 10: Io ti amo

Bruno Corra futurista strano, dà sfogo al suo cinismo in un libro che si intitola all'amore moderno. In cosa l'amore moderno è diverso dall'antico? Prima di tutto è diversa la donna che non è più l'angelo del focolare. E ci sono i soldi, tanti tantissimi soldi che danno forma a ogni ambizione. E poi c'è la metropoli spietata, e tutto il contorno di affari e morali in cui si mescolano sentimenti e interessi, necessità e desideri, tutti i toni di una umanità alla ricerca disperata di un senso. Che dovrebbe essere l'amore, l'amore. E invece l'amore è un pretesto. Io ti amo. Romanzo dell'amore moderno esce nell'agosto 1918 a Milano, Studio Editoriale Lombardo, nella veste grafica che caratterizzerà le edizioni Facchi: copertine che non avevano bisogno di disegni tanto era suggestivo l'impiego dei caratteri tipografici. E per quanto sia una sparata pubblicitaria la menzione "dal settimo al decimo migliaio" ne furono vendute parecchie copie visto che nello sesso anno ne…

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Futurismo e Movimento ’77

Futurismo e Movimento ’77

1. Guerra sola igiene del mondo Quando il Manifesto del Futurismo esce il 20 febbraio 1909 sul Figaro di Parigi sotto il titolo di «Le Futurisme», gli intellettuali italiani ed europei erano già informati: Marinetti lo aveva inviato per posta a mezzo mondo nella primissima versione, quella stampata in bleu con il logo della rivista Poesia, oltre a pubblicarlo in anteprima sulla Gazzetta dell'Emilia e altri giornali italiani. Era il primo manifesto e il primo concetto dell'avanguardia, non c'era mai stata prima una cosa così, nemmeno il manifesto dei simbolisti di Jean Moréas del 1886, o la conferenza El Futurisme di Gabriel Alomar pubblicata a Barcellona nel 1904. Il futurismo affascinò i giovani di ogni paese e di ogni classe sociale perché metteva in gioco la loro lingua e le loro pulsioni: il futurismo nasce adolescente, o bello ventiduenne per dirla con Majakovskij, ma da un Marinetti più che trentenne. 1898 Numero Unico, 1908Certe idee, quelle che mettono radici e…

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EROTICA FUTURISTA 9: Come si seducono le donne

EROTICA FUTURISTA 9: Come si seducono le donne

L'amore non si dice si fa.  Durante la guerra mentre è in ospedale Marinetti compone il libro cardine dell’erotologia futurista: Come si seducono le donne. Il volume viene annunciato di imminente pubblicazione il 5 agosto 1917 su L'ITALIA FUTURISTA, Anno II n. 25 ed esce a Firenze fra agosto e settembre, con la prefazione di Bruno Corra ed Emilio Settimelli per le «Edizioni da Centomila Copie», che poi in realtà sono le Edizioni dell'Italia Futurista. Questa edizione è però censurata: sei pagine del capitolo VIII («La donna e la complicazione», pp. 131-136) sono in bianco. Una seconda edizione esce nei primi mesi del 1918 con aggiunta una appendice Polemiche sul presente libro (scelte dall'inchiesta sul problema femminile svolta sull'Italia Futurista - scritti di Enif Robert - R. Rosà - Shara Marini - Volt), anche questa censurata e a cura di Maria Ginanni ed Emilio Settimelli. Poco dopo, nello stesso anno, questa seconda edizione riappare ricopertinata, con un disegno a colori…

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EROTICA FUTURISTA 7: Abbasso il Tango e Parsifal

EROTICA FUTURISTA 7: Abbasso il Tango e Parsifal

. Il tema della brutalità e della violenza in amore, già scandalosamente sviluppato da Valentine de Saint-Pont, viene ripreso da Marinetti nel suo manifesto Abbasso il tango e Parsifal (1914), uscito contemporaneamente in versione italiana e francese in volantino e in italiano sulla rivista Lacerba il 15 gennaio 1914. Il bersaglio sono i salotti dell'aristocrazia intellettuale, gli snob un po' decadenti e schizzinosi, indifferenti all'avvicinarsi del conflitto mondiale ma prontissimi a indignarsi se Marinetti esclama: "Possedere una donna non è strofinarsi contro di essa, ma penetrarla". Detto così pare la frase di uno che a letto non sappia nemmeno da che parte cominciare. In realtà è una provocazione che costringe a riflettere sulla natura del sesso: possedere, prendere piacere da una donna è un impegno e non un gioco da nulla, penetrare la donna è entrare in lei nel suo modo di essere e di sentire: decidersi, scegliere, senza esitazioni, con coraggio e passione, disposti a una avventura come a…

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Fortunato Depero Arte Vita

Fortunato Depero Arte Vita

  Il libro invidiato da Kurt Schwitters, quello che meglio rappresenta la rivoluzione tipografica moderna oblungo com’è coi suoi bulloni non sta in uno scaffale. Lo si dovrebbe posare su un cuscino, uno di quelli coloratissimi che Depero disegnava per la sua casa d’arte. Pubblicato nel 1927 in collaborazione con l’amico Fedele Azari, Depero futurista “libro-macchina imbullonato” è il fulcro di una raccolta di libri, immagini e documenti originali in cui Depero è protagonista. Il catalogo di questa raccolta, bullonato pure lui, lo presenteremo dal 15 al 17 marzo a Milano, Palazzo dei Giureconsulti, in occasione della mostra Libri antichi e di pregio a Milano, organizzata dall'ALAI Associazione Librai Antiquari d'Italia: saremo allo stand n. 38, ad accogliere gli amici e tutti coloro che avran voglia di farci visita. C’è per esempio una cartolina con timbro postale del 17 luglio 1915 che Depero spedisce dal Cadore, ritoccata a mano con elementi dinamici: trenta chilometri di marcia per arrivare al fronte…

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EROTICA FUTURISTA 6: Contro la morale sessuale

EROTICA FUTURISTA 6: Contro la morale sessuale

Il Manifesto futurista della Lussuria di Valentine de Saint-Pont (vedi EROTICA FUTURISTA 5: http://www.arengario.it/?p=183) aveva suscitato scandalo perché per la prima volta una donna rivendicava il diritto al sesso su un piano di assoluta uguaglianza rispetto al maschio, altro che i salottini delle suffragette. Non era una lotta sul piano astratto del diritto ma della vita quotidiana, del privato che doveva essere cambiato prima del pubblico, una conquista rivoluzionaria che sarà degli anni '70, quando le donne forti di questa coscienza distruggeranno addirittura un partito, Lotta Continua, nel secondo congresso dell'autunno 1976.  Italo Tavolato, che non si considerava futurista ma che appartiene al mondo complesso dell'avanguardia internazionale, quella che per dire si ritrovava a Capri nella casa di Gilbert Clavel, aperta a tutti i gusti in fatto di droghe e di sesso, Tavolato dicevo, scrive un articolo entusiasta: Glossa sopra il manifesto futurista della Lussuria, pubblicato sulla rivista LACERBA, Anno I n. 6, 15 marzo 1913. Partendo dal manifesto di…

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EROTICA FUTURISTA 5: La donna futurista

EROTICA FUTURISTA 5: La donna futurista

 . Va bene Marinetti, però a ben guardare l’assalto più deciso alla morale corrente lo sferra Valentine de Saint Point (Anne-Jeanne-Valentine-Marianne Desglans de Cessat-Vercell, nipote di Lamartine) con il suo Manifesto della Donna futurista (Milano, Direzione del Movimento Futurista, 1912). Valentine bellissima vive fra Parigi e il Cairo facendo ammattire gli intellettuali e gli artisti d'Europa e d'Africa, modella e amante di Mucha e Rodin non si fa mancare niente, divorzia da un uomo che disprezza, seduce Marinetti e Ricciotto Canudo, sosterrà con ogni mezzo - come Nelson Morpurgo - gli indipendentisti della mezza luna contro l'imperialismo europeo. Il suo manifesto lo legge in anteprima il 3 giugno 1912 alla Galerie George Giroux di Bruxelles, durante la mostra «Les peintres futuristes italiens», in risposta al  “disprezzo della donna” professato da Marinetti nel primo Manifesto del Futurismo: “E’ assurdo dividere l’umanità in donne e uomini; essa è composta soltanto di femminilità e di mascolinità... Un individuo esclusivamente virile non è altro…

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EROTICA FUTURISTA 4: Mafarka le futuriste

EROTICA FUTURISTA 4: Mafarka le futuriste

. Il primo romanzo futurista pubblicato è un libro erotico: Mafarka le futuriste. Marinetti lo dedica ai "grandi poeti incendiari", i fratelli futuristi Gian Pietro Lucini, Paolo Buzzi, Federico De Maria, Enrico Cavacchioli, Corrado Govoni, Libero Altomare, Aldo Palazzeschi. Finito di stampare nel dicembre 1909 esce a Parigi per Sansot nel gennaio del 1910. L'edizione italiana segue nell'aprile dello stesso anno nelle neonate Edizioni Futuriste di Poesia e viene immediatamente sequestrata dalla questura di Milano per oltraggio al pudore. Il Tribunale condanna Marinetti a due mesi di carcere. Il libro inizia con la dettagliata descrizione dello stupro di quattromila negre da parte della soldataglia drogata di haschish, a cui Mafarka assiste suo malgrado col fratello Magamal. Questa a dire la verità è la parte meno delirante: il resto è un miscuglio meraviglioso e imprevedibile di fantasie sessuali e mitologiche: sadomasochismo e reminiscenze omeriche, esibizionismo e africanismo, priapismo e pulsioni di morte, c'era di che atterrire benpensanti e intellettuali, borghesi e…

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EROTICA FUTURISTA 3: Fantocci elettrici

EROTICA FUTURISTA 3: Fantocci elettrici

Il 13 gennaio 1909 al Teatro Allfieri di Torino va in scena  La donna è mobile, dramma di Marinetti,  dove il tema dominante è una strana forma di esibizionismo per cui il protagonista ama accoppiarsi davanti a due automi (i fantocci elettrici): il Sig. Matrimonio e la Sig.ra Famiglia. Sarà un fiasco clamoroso già a cominciare dal prologo, la prima lettura pubblica del Manifesto del Futurismo, tra i fischi e gli insulti della platea. Marinetti pubblicherà la pièce in francese con il titolo Poupées Electriques qualche mese dopo, nel maggio del 1909, dopo il lancio del Manifesto sul Figaro del 20 febbraio. Critici e studiosi hanno sottolineato l'innovazione dell'impiego di automi umanoidi sulla scena, dieci anni prima che il romanziere ceco Karel Čapek inventasse la parola "robot". Il resto viene di solito liquidato come decadentismo simbolista, o addirittura adeguamento ai moduli collaudati della commedia borghese. Nessuno sembra accorgersi del fatto che per la prima volta viene messa in scena pubblicamente…

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