EROTICA FUTURISTA 12: Perché ho ucciso mia moglie
Bruno Ginanni Corradini: aristocratico, poliglotta, esoterista, tombeur de femmes e sportsman. Giacomo Balla gli inventa nel 1914 lo pseudonimo "Bruno Corra", da «correre» come per il fratello Arnaldo "Arnaldo Ginna", da «ginnastica». Tra i primi futuristi è uno di quelli che con più energia rivendica al futurismo la missione di cambiare la vita e il mondo. Poi nei primi anni Venti prenderà un'altra strada, scriverà romanzetti per signore snob e soggetti per film, da aristocratico disincantato viveur qual era. Se in Io ti amo il bersaglio era l'ipocrisia intorno al sesso e l'incapacità di amare in modo autentico nella vita come nell'arte (vedi: in questo blog: EROTICA FUTURISTA 10: Io ti amo), in Perché ho ucciso mia moglie Corra prova a dire di che è fatto un amore autentico. Il libro viene pubblicato a Milano dall'editore Facchi il 18 novembre 1918, in una edizione dichiarata di 10.000 esemplari più due in carta speciale, ed è una vera e propria rivoluzione…